ARTISTI IN PIAZZA A SAN PAOLO
Impressioni di una giornata particolare
di Moretti Gionata
22/03/2005
E' sempre emozionante accorgersi di come l'arte tocchi vivamente il cuore dell'uomo.
Essa è infatti la più viva espressione dell'interiorità umana.. continua e sublime tensione verso la bellezza.
E' importante vedere come la gente si fermi di fronte ad un'opera d'arte e rifletta, colpita da quella dolce e vaga
sensazione di fascino che determina un momentaneo isolamento dal caos del mondo. Ed è proprio questo interesse profondo
che ha animato i numerosi partecipanti ad un evento ormai tradizionale per il nostro piccolo, ma vivo, paese: la rassegna
di arti figurativo-musicali meglio nota come " Artisti in Piazza", giunta alla XI edizione. Tale manifestazione, promossa
e organizzata dall'attivo Circolo Culturale "Don Emilio Verzeletti", con il patrocinio del Comune di San Paolo, ha visto
centinaia e centinaia di persone di ogni età ammirare le opere degli artisti più noti del nostro comune e di quelli
limitrofi. L'ambiente accogliente della centralissima piazza del paese ha amplificato il carattere scenografico
dell'insieme.
Già dal primo mattino i raggi del sole hanno accompagnato l'arrivo degli artisti, volenterosi di partecipare
alla singolare manifestazione per dare una dimostrazione della propria abilità, avvantaggiati dalla pianificazione
impeccabile e dall'impegno costante degli organizzatori, che permettono una precisa ed ordinata distribuzione
degli ottantacinque maestri iscritti. Mentre il sole si alza in un cielo terso e una leggera brezza corona la giornata
primaverile che sta per iniziare, numerosi passanti cominciano a riempire progressivamente l'ambiente,
colpiti dalla variegata molteplicità delle esperienze artistiche presenti. Chi giunge nella piazza dalla
via principale non può non imbattersi nelle magnifiche creazioni del rinomato scultore Bombardieri,
che colpiscono per le loro linee essenziali, ma estremamente espressive, e per l'equilibrio dinamico
derivante da un sapiente utilizzo dei vuoti e dei movimenti contrapposti. Proseguendo, si rimane affascinati
dalle forme contorte e surreali del pittore Nicoli, dai paesaggi di Zani, dai ritratti di Crotti e da molte
altre suggestive rappresentazioni pittoriche.
In prossimità del mezzogiorno, quando la gente esce di Chiesa e, chiacchierando, si avvia a casa per il pranzo
con il buon umore tipico di questa parte della giornata festiva, la piazza si riempie completamente: c'è chi ammira
le interessantissime tecniche di costruzione dei pianoforti dei fratelli Passadori, chi si ferma ad osservare
i disegni a china di Alghisi o le raffinate decorazioni su legno, metallo, porcellana. Molti sono interessati
dal restauro degli orologi e degli strumenti musicali di Piacentini, altri dai personaggi del presepe in movimento,
mossi da ingranaggi e meccanismi complessi. Per ripararsi dal sole, molti passanti si fermano sotto i portici
del Municipio, dove si trovano le stupende nature morte di Loda, che insegnano come si possa "creare da un'insignificante
bottiglia un quadro", per usare le stesse parole dell'artista, e la rassegna fotografica di Bono e Moretti:
toccanti inquadrature, scorci espressivi, sguardi profondi, che esaltano la natura e l'uomo.
Finita la mattinata, gli artisti e gli organizzatori si spostano al poco distante Centro Diurno per il pranzo di rito.
Nel pomeriggio la gente affluisce copiosamente, ed è interessante notare come molti rimangano particolarmente colpiti
dalle opere che gli artisti realizzano sul posto: è infatti molto avvincente osservare le diverse tecniche adottate
dai maestri, scrutare le diverse fasi del lavoro e accorgersi con meraviglia di come un'opera possa emergere a poco a poco
da una tela o da un blocco di argilla. Mentre il sole comincia a declinare dolcemente e le ombre si allungano,
il clima festoso continua a pervadere gli animi gioiosi. L'armoniosa melodia delle cornamuse e le tonalità rossastre
di un cielo in cui minacciose nubi compaiono all'orizzonte, creano quell'atmosfera surreale e quella luminosità
toccante che più di ogni altre si addicono alta dolce contemplazione. La gente, che si era incontrata e aveva
serenamente discusso tra un'opera e l'altra, ora si accinge a tornare a casa, con il vivo ricordo della
particolare giornata vissuta, in grado di sconfiggere quella malinconia che spesso accompagna la sera del dì di festa.
Uno scorcio di Piazza Aldo Moro durante l'edizione 2004
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